12.05.2024
Avete presente quelle idee che: "un giorno lo farò"? Ecco per me il progetto di fare Locarno-Adula è uno di quelli.
La prima volta che ci ho pensato risale a circa a 6 anni fa, vedendo un amico che lo aveva fatto, mi sono detto: "voglio farlo anche io".
Ai tempi già il pensare di portare a termine la salita era qualcosa di ambizioso, mi intimoriva e quindi lo rimandai a quando sarei stato più in forma.
Beh, dopo 6 anni eccomi a pensare ancora a questa avventura, con la piccola differenza che da, il solo fare la salita era passato a fare la salita il più velocemnte possibile per poi passare a fare andata e ritorno e per finire voler fare andata e ritorno in velocità, in autonomia e solo.
Con "in autonomia" intendo che non ci possono essere aiuti esterni di nessun tipo, neanche le stazioni di servizio per comprare mangiare sono ammessi.
Il 10 maggio 2024 casualmente sono salito sull'Adula con Raiffeisen per fare delle riprese per uno spot pubblicitario, e dalla cima avevo subito notato che c'era ancora neve fino alla capanna Quarnei e la strada sotto era completamente sgombra di neve.
Le condizioni perfette!
Mi ci è voluto un secondo per decidermi che era il momento giusto.
Torno a casa super entusiatsa, preparo tutto il materiale e studio come attaccare gli sci alla bici.
Sabato sera preparo tutte le cose e vado a dormire con una carica incredibile, non vedevo l'ora di partire.
Sveglia alla 1:30 e dopo una colazione veloce da casa vado fino al punto di partenza: mi ero fissato di partire dal debarcadero di Locarno (195 m.s.m.).
Ore 2:14, mi siedo sulla sella, attivo l'orologio e parto.
Pedalare di notte è qualcosa di speciale, sono super motivato e le sensazioni iniziali del corpo sono davvero buone. In 1h50 sono a Mavaglia e ho coperto i primi 46 km, che si possono definire il riscaldamento visto che da quel momento iniziava la parte dura: La Val Malvaglia!
In questa valle si apre una salita di 21 chilometri con 1600 metri di dislivello, e per me che non mi si può definire un ciclista è stata sicuramente la parte più dura.
Finalmente dopo 4 ore e 19 minuti da quando sono partito da locarno arrivo al Alpe Di Pozzo, che delimita il cambiamento da bici a sci.
Fino a qua 69 chilometri e 2000 metri di dislivello.
Mi infilo gli scarponi da sci e sento subito l'energia ritornare, mi sento di nuovo a mio agio con gli sci ai piedi, infatti in poco più di 2 ore copro i 1600 metri di dilivello che mi separano dalla cima.
6 ore e 44 minuti, il tempo che ho impiegato per raggiungere il tetto del ticino (3402m.s.m) partendo dal punto più basso, stabilendo così il nuovo FKT (Fastest know time).
Ero contento, ma non c'era molto tempo per pensarci, visto che volevo stabilire un buon tempo anche per la discesa, quindi dopo 6 minuti incomincio a scendere.
Subito sorge un problema, lo scarpone non si attacca allo sci... guardo bene e vedo che il ferretto di connessione sul attacco non c'è più, come neanche la vite che lo tiene in posizione.
Mi sento così stupido di non aver controllato gli sci prima di paritre.
Non importa, non posso fermarmi, quindi scendo con uno sci aperto.
Torno alla bici e giù a tutta velocità per la Val Malvaglia che mi aveva fatto così tanto soffrire durante la salita.
Appena arrivo a Mavaglia sento che tira un gran vento di valle e infatti per tutto il ritorno a locarno la velocità media difficilmente supera i 30 km/h.
Verso Bellinzona la stanchezza comincia a farsi sentire e la voglia di continuare a spingere con tutto quel vento è davvero bassa, ma cerco di restare positivo visto che manca poco.
Verso Tenero, incrocio i miei genitori, che mi spronano a non mollare e grazie a questo sento una spinta per dare ancora il massimo per questi ultimi 5 chilometri.
10 ore e 19 minuti, eccomi di nuovo a Locarno, stoppo l'orologio, appoggio la bici e mi ci siedo da parte.
Lì seduto fisso l'orologio con scritto 10:19:17, dovrei esserne felice, ma non è così.
Penso solamente che avrei potuto facilmente togliere quei 19 mintui per restare sotto le 10 ore...
Resto seduto in silenzio, ci penso e ripenso, e questo pensiero non mi lascia realizzare per davvero.
Dopo qualche minuto però, arrivo alla conclusione che alla fine a chi importa se ci avessi messo 19 minuti in meno? beh a nessuno! L'importante è che ho passato una giornata incredibile sulle montagne di casa, nei miei luoghi, INCREDIBILE!
Risalgo in sella e mi avvio verso casa di Emi, dove la trovo ad aspettarmi a braccia aperte per un bel abbraccio, mi sorride e sono felice, il miglior modo per concludere questa giornata fantastica.
Ci mangiamo un piatto di pasta al tonno e nel mentre le racconto tutto, la vedo felice per me e io sono felice che sia lei la prima persona ad ascoltare tutto.
Finito di mangiare mentre lei mette apposto io mi addormento sul divano, Felice e con un'altra super avventura da ricordare.
Grazie vita per tutto questo.
Penso comunque che con una buona logistica di preparazione, qualcuno che tagli l'aria in bici, qualcuno che dia un ritmo di salita con gli sci e scarico da ogni peso superfluo, sia possbilie fare andata e ritorno sotto le 9 ore.
Chissà, magari un giorno ci riprovero... ma per ora mi basta così.
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